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UNA VITA PER LA COMUNITA ' INTERVISTA A SEBASTIANO FABIO VENEZIA SINDACO DI TROINA

ELISA PANDOLFI

Fabio Venezia è uno dei cosiddetti sindaci antimafia, ovvero un amministratore che in Sicilia si batte per la legalità ogni giorno e che attraverso programmi di integrazione e sviluppo, sostiene le politiche economiche del territorio. Fabio Venezia è un giovane sindaco che amministra la città di Troina e ha deciso di puntare anche sul microcredito per dare nuove opportunità ai giovani e a coloro che vogliono investire sul proprio territorio. Sindaco, le iniziative che avete portato avanti per la lotta alla mafia per la lotta all’usura, che cosa hanno prodotto in questi anni? Quali sono stati i progetti vincenti e oggi a che punto siamo. Troina ha compiuto una grande battaglia per liberare il territorio dalla criminalità organizzata dall’oppressione della mafia del racket dell’usura e occorreva accanto alla battaglia di repressione anche un’azione forte incisiva e concreta per poter portare avanti delle iniziative e quindi è nata l’idea di promuovere insieme all’Ente Nazionale per il Microcredito dei progetti sostenibili per dare opportunità concrete ai giovani del nostro territorio. Noi viviamo in un contesto che è situato al centro della Sicilia con un fenomeno che purtroppo caratterizza l’intero meridione quello dello spopolamento dell’emigrazione dei nostri giovani del nostro migliore capitale umano e quindi come enti locali ci siamo resi conto che non potevamo essere solo erogatori di servizi per i cittadini ma dovevamo fare qualcosa in più per promuovere iniziative per il nostro territorio a supporto dei nostri giovani e quindi abbiamo avviato un progetto con l’Ente Nazionale per il Microcredito costituendo un fondo comunale di 300 mila euro per sostenere tutti i progetti non bancabili. Tutto questo ha portato un risultato significativo e concreto. Ad oggi sono ben 34 le iniziative che sono state finanziate e che hanno prodotto circa 50 posti di lavoro di cui 40 per i giovani della nostra comunità i quali hanno avuto delle opportunità in diversi settori dell’economia locale. In quali tipologie questi giovani hanno deciso di reinventarsi e di rimanere a Troina? Quali sono le attività che sono state aperte grazie al Microcredito e quali sono le opportunità nuove che voi volete proporre? Iniziative innovative ed è nato per esempio un laboratorio per i supporti informatici alla stampa e alla grafica, piccole attività artigianali, con grande orgoglio possiamo dire che è nata anche una sartoria artigianale da un’esperienza diciamo interessante sul nostro territorio che sta dando lavoro a due donne della nostra comunità e poi tutta una serie di iniziative che riguardano il settore commerciale, il settore della ristorazione e il settore gastronomico, ecco tutto questo ha arricchito anche il nostro territorio. Mi racconta un pò dell’esperienza al di là del microcredito della grande impresa dei terreni sottratti alle mafie e messi oggi a reddito per la cittadinanza. Abbiamo condotto una dura battaglia per riprendere circa 4000 ettari di terreni demaniali che appartenevano alla comunità di Troina che negli anni scorsi erano andati a finire nelle mani della mafia la quale attraverso gli incentivi che la Comunità Europea va ad erogare nel settore dell’agricoltura senza procedure di evidenza pubblica e senza controlli antimafia caricando queste superfici nel proprio fascicolo aziendale e chiedendo dei contributi destinati all’agricoltura senza creare nessuna produzione e nessun posto di lavoro venivano erogati centinaia se non milioni di euro a questi soggetti. Abbiamo sottratto al costo di non pochi sacrifici questi 4000 ettari di bosco da pascolo arborato del nostro territorio ed è nata l’idea di costituire la più grande azienda agricola pubblica Italiana che in questo momento gestisce più di 1000 ettari con una scelta doppiamente etica non solo la gestione dei terreni demaniali sottratti alla criminalità organizzata ma anche un allevamento che predilige le razze in via di estinzione. Stiamo allevando in questo momento circa 20 cavalli sanfratellani e più di 100 asini ragusani, abbiamo assunto i primi 6 giovani e stiamo lavorando su diversi progetti di Cooperazione nel territorio e contiamo a regime di dare opportunità lavorative a 60 giovani della nostra comunità attraverso la promozione del territorio sotto il profilo della ricettività turistica, attraverso le attività di pulizia del bosco avremmo 7000 tonnellate di legna ogni anno che verrà trasformata e venduta attraverso il progetto di zootecnie che si chiama “Legalità di Razza”. Pensare al Comune ai cittadini alla propria comunità non è solo un dovere per lei ma è anche una missione e quindi io volevo chiederle qual è il prossimo passo anche attraverso l’Ente Nazionale per il Microcredito che state programmando? La straordinaria collaborazione con l’Ente Nazionale per il Microcredito ci ha portato a compiere ulteriori passi in avanti nella progettualità e soprattutto nell’applicare gli strumenti della microfinanza anche nei piccoli contesti territoriali come il nostro ed è nata l’idea di portare avanti l’iniziativa che è quella del microcredito sociale, quindi dare opportunità non solo a chi promuove un’attività economica nel territorio ma anche alle famiglie in difficoltà. Attraverso un regolamento noi diamo dei micro prestiti alle famiglie che si trovano in un contesto di momentanea difficoltà, che non riescono a pagare una rata di un mutuo perché c’è uno stipendio che arriva in ritardo, c’è un’improvvisa malattia e servono delle risorse per far fronte alle spese sanitarie, non si riesce a fare fronte nell’immediatezza per un problema di liquidità alle tasse universitarie per fare studiare il proprio figlio, ecco su queste e su altre esigenze interviene lo strumento del microcredito sociale per assicurare questi micro prestiti alle famiglie dandogli la possibilità di superare piccoli e grandi problemi che si trovano davanti. Parliamo un po’ della sua funzione politica come Sindaco. Sindaco all’interno dell’ANCI. Ieri c’è stato il rinnovo delle cariche dell’ANCI e un richiamo anche forte del Presidente della Repubblica Mattarella su quelli che sono i doveri delle piccole comunità o nelle grandi comunità perché un comune è fatto da persone che devono pensare agli altri. Lei come si pone nei confronti della comunità dell’ANCI e come ha deciso di portare avanti questo messaggio. L’ANCI è una grande comunità che raccoglie tutti i sindaci ma anche le migliori esperienze amministrative a livello nazionale e che fa sentire alla politica Nazionale il peso delle esigenze degli amministratori locali. A volte la politica è portata a dimenticare i territori ed a operare in un contesto che non la porta ad essere a contatto con le comunità locali e da questo punto di vista i Sindaci possono avere un ruolo importante e decisivo per una serie di iniziative che anche a livello nazionale si potrebbero portare avanti e l’ ANCI costituisce come ha detto anche il presidente Mattarella, un faro di luce che può riaccendere la speranza e la voglia di futuro di tante piccole comunità, tanti piccoli campanili di cui è ricca straordinariamente la nostra Nazione. Cosa consiglierebbe a un giovane che vuole intraprendere un’attività imprenditoriale? Voglio dire ai giovani che non si sono rassegnati all’idea di costruirsi con le proprie mani il proprio futuro di trovare nell’efficacia dello strumento del microcredito un modo per poter concretizzare piccole e grandi idee e quindi non stiamo ad aspettare che le opportunità e il lavoro vengano dall’alto, che venga da altri contesti, ma abbracciamoci tutti insieme per costruire noi stessi opportunità per il nostro futuro.

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