Economia sociale al servizio delle persone
Economia sociale al servizio delle persone
Cosa si intende per economia sociale
L'economia sociale è caratterizzata dalle attività di utilità sociale e senza scopo di lucro, realizzate dalle organizzazioni del Terzo Settore che nel loro agire sono mosse da principi di reciprocità e democrazia
I soggetti
Sono soggetti dell’economia sociale gli enti del Terzo Settore:
- le organizzazioni di volontariato
- le imprese sociali, incluse le cooperative sociali
- le reti associative
- le società di mutuo soccorso
- le associazioni, riconosciute e non riconosciute
- le fondazioni
- gli altri enti di carattere privato senza fini di lucro.
I settori di attività
Rientra nell’economia sociale un’ampia gamma di settori economici, con modelli imprenditoriali e organizzativi diversi:
- Agricoltura
- Silvicoltura
- Pesca
- Edilizia
- Riparazione e riciclo
- Gestione dei rifiuti
- Commercio
- Energia e clima
- Informazione e comunicazione
- Attività finanziarie e assicurative
- Attività immobiliari
- Attività professionali e scientifiche
- Istruzione
- Salute
- Attività sociali
- Arte, cultura e media
I princìpi
L'economia sociale comprende i soggetti che condividono i seguenti princìpi comuni fondamentali:
- il primato delle persone e del fine sociale e/o ambientale, rispetto al profitto
- il reinvestimento della maggior parte degli utili e delle eccedenze per svolgere attività nell'interesse dei membri o degli utenti ("interesse collettivo") o della società in generale ("interesse generale")
- la governance democratica e/o partecipativa
I numeri in Italia
Dall’ultimo Rapporto Istat sull’economia sociale in Italia, pubblicato nel 2021, emergono i seguenti dati significativi:
- Circa 380.000 organizzazioni
- Oltre € 40 miliardi di valore aggiunto
- 1 milione 500mila addetti
- 5 milioni 500mila volontari
- Oltre il 9% degli addetti dell’intero settore privata
- Circa il 7% dell’intero valore aggiunto
I benefici
- Creazione di posti di lavoro di qualità
- Inclusione sociale e lavorativa dei gruppi svantaggiati
- Pari opportunità
- Sviluppo economico sostenibile
- Partecipazione attiva dei cittadini nelle società
- Ruolo importante per i sistemi di protezione sociale
- Rivitalizzazione delle aree rurali e spopolate
- Contribuisce alla transizione verde e digitale, fornendo beni e servizi sostenibili e colmando il divario digitale;
- Contribuisce all'attuazione dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali e alla realizzazione del relativo piano d'azione e degli obiettivi per il 2030, favorendo l'aumento del tasso di occupazione e la riduzione del numero di persone a rischio di povertà e di esclusione sociale
- Integra l'azione dello Stato nella prestazione di servizi sociali di qualità, sotto il profilo dei costi e dell’inclusione di giovani e gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro
- Contribuisce anche all'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), in quanto:
- è attiva a livello mondiale nella riduzione della povertà;
- guida la transizione verso città e comunità sostenibili, il consumo e la produzione responsabili e la finanza sostenibile.
Pertanto, le organizzazioni dell’economia sociale costituiscono un pilastro fondamentale della resilienza sociale ed economica dell'Europa.
Economia sociale e PNRR
- L’Italia ha previsto tra le priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alcuni interventi per l’imprenditorialità inclusiva, ispirati ai principi dell’economia sociale.
In particolare:
CREAZIONE DI IMPRESE FEMMINILI
(Investimento 1.2 della «Missione 5 – Coesione e Inclusione»)
Per il sostegno all’avvio di progetti aziendali per imprese a conduzione femminile o prevalente partecipazione femminile, con la creazione del “Fondo Impresa Donna”.
Le iniziative europee per l’economia sociale
Dichiarazione di Lussemburgo:
Il 4 dicembre 2015, con la Dichiarazione di Lussemburgo, 20 Stati UE, tra cui l’Italia, si sono impegnati a sostenere l’economia sociale e hanno costituito un apposito Comitato di monitoraggio.
Piano d’azione per l’economia sociale:
Il 9 dicembre 2021, la Commissione Europea ha adottato il «Piano d’azione per l’economia sociale», che viene individuata come potente leva per la creazione di posti di lavoro e di innovazione sociale, un pilastro per economie forti e resilienti.
Raccomandazione del Consiglio europeo:
- È prevista per il 2023 una proposta di Raccomandazione del Consiglio Europeo sull’economia sociale.
- In attesa di tale Raccomandazione, la Presidenza italiana del Comitato di monitoraggio ha sviluppato un programma per approfondire le seguenti tematiche in tema di economia sociale:
1 la centralità delle persone, principio base e motore dell’economia sociale, a maggior ragione in un momento come quello attuale in cui si fa urgente il bisogno di giustizia sociale.
2 Il coinvolgimento dei protagonisti dell’economia sociale nelle scelte e nelle decisioni collettive, per consentire loro di crescere in competenze e spingere l’innovazione.
Prospettive dell’economia sociale in Italia
- L’Italia ha inserito nel Codice del Terzo Settore una norma che prevede la co-programmazione / co-progettazione degli interventi e promuove questi strumenti come modello europeo.
- La capillare presenza sul territorio degli enti del Terzo Settore favorisce la trasformazione verde e digitale e delle azioni di sostegno delle città, dei piccoli centri e delle aree rurali.
- Questo potrà svilupparsi anche attraverso una rete di laboratori e osservatori locali collegati a livello europeo e transnazionale.
- Dal Terzo Settore emerge l’importanza del ruolo e della condivisione delle comunità e delle autonomie locali, per la costruzione di uno sviluppo che sia davvero sostenibile e inclusivo.
L’economia sociale di mercato
- Una particolare branca dell’economia sociale è rappresentata dall’economia sociale di mercato: un modello economico che si propone di garantire sia la libertà di mercato sia la giustizia sociale, armonizzandole tra di loro.
- L'idea di base è che la piena realizzazione dell'individuo non può avere luogo se non vengono garantite la libera iniziativa, la libertà di impresa, la libertà di mercato e la proprietà privata, ma che queste condizioni, da sole, non garantiscono la realizzazione della totalità degli individui (la giustizia sociale), per cui lo Stato deve intervenire laddove esse presentano i loro limiti.
- Economia sociale di mercato
e fallimenti del mercato
Nella teoria dell’economia sociale di mercato, l'intervento dello Stato non deve guidare il mercato o interferire con i suoi esiti naturali: deve semplicemente prestare il suo soccorso laddove il mercato stesso fallisce nella sua funzione sociale e deve fare in modo che diminuiscano il più possibile i casi di fallimento del mercato. - Economia sociale di mercato
e automatismo del mercato
L’economia sociale di mercato, superando l’automatismo del mercato stesso, che ha come obiettivo la massimizzazione del profitto, privilegia la persona e l'obiettivo sociale rispetto al capitale, è attenta a non far prevalere l’interesse dei singoli sull’interesse generale, difende l’applicazione dei principi di responsabilità e solidarietà. - L’economia sociale di mercato rende evidente il superamento del bipolarismo politico da parte del bipolarismo economico o, in altri termini, dell’economia politica da parte della politica economica:


