MICROCREDITO PER IL FUTURO CON LA SOSTENIBILITÀ
MICROCREDITO PER IL FUTURO CON LA SOSTENIBILITÀ
Mario Baccini – Presidente ENM
Il microcredito, così come la microfinanza, nascono a sostegno di un’economia che tiene in considerazione le potenzialità dell’individuo e in particolare modo di coloro che appartengono alle fasce più deboli della società. La sostenibilità e la circolarità dei processi microcreditizi danno vita a progettualità e imprese che si proiettano nel futuro rinforzando il tessuto socio economico locale con competenze che sfruttano il sostegno dei servizi ausiliari come volano per l’attività. Formazione ed educazione finanziaria sono processi fondamentali per l’avvio di nuove start up o per sostenere imprese già esistenti che necessitano di un sostegno per l’espansione, la digitalizzazione o per l’internazionalizzazione. Recuperare capitali economici e umani creando impresa è l’obiettivo primario di un’attività che non perde mai di vista la necessità di creare occupazione recuperando dal disagio delle potenzialità. In una società sempre più liquida in cui la Generazione Z è sempre meno interessata a un posto fisso ma vuole rigenerarsi scegliendo su quali canali indirizzare competenze e professionalità, il microcredito è uno strumento utile allo sviluppo flessibile. Il tutoraggio per la creazione d’impresa è un processo B2B che sfrutta il rapporto diretto con la persona, con l’individuo, con le sue necessità e con le sue capacità imprenditoriali, ed è imprescindibile per valorizzare da un lato le capacità del soggetto e dall’altro le caratteristiche della nuova impresa che per essere competitiva sul mercato deve adeguare i propri standard di sostenibilità anche attraverso le nuove competenze digitali che implicano anche la sicurezza dei sistemi, quanto l’uso dell’intelligenza artificiale per l’implementazione di risorse e gestione di filiere produttive. La possibilità di tradurre in termini tecnici informatici e digitali i processi che riguardano lo sviluppo di una nuova impresa, di una nuova attività, di un rapporto economico, sono fondamentali in questo nuovo millennio per poter essere parte di un processo economico attivo e di sicura finalizzazione, ma tutta quella parte di attività che riguarda l’approccio alla persona e alla multidimensionalità per la quale la volontà dell’individuo può creare impresa, non è un processo standardizzabile così come non è un processo digitalizzabile. Questa è la vera forza del processo di microcredito e dello strumento che può rendere e trasformare un’idea in una progettualità concreta, sfruttando i mezzi informatici e tecnologici di nuova generazione. L’innovazione nel mondo dell’impresa è fondamentale per accrescere la produttività e inserire la stessa impresa in circuiti economici e mercati che altrimenti non sarebbero stati alla portata di quello che l’individuo può immaginare; quindi la forte spinta innovativa che, anche grazie al sostegno dello Stato e delle risorse collocate a tale scopo si può raggiungere, sono effettivamente un volano indispensabile per la crescita economica del territorio. Per quel che riguarda poi la possibilità di creare occupazione, di sostenere tutti quei processi di community che creano ridondanza, pubblicità, attrattiva per il prodotto da commercializzare, sono necessari e utili a sostenere l’attività d’impresa. Per quanto riguarda poi la nascita di imprese volte alla sostenibilità, oggi, “Ça va sans dire”, non possiamo più immaginare che nuove attività nascano senza avere nella loro struttura ideale la capacità di svilupparsi e adeguare i nuovi processi rispettando le regole di circolarità, riciclo dei materiali, economia circolare e rispetto di tutta quella che è qualità della vita, l’ambiente, la necessità dell’individuo e l’adattabilità. D’altronde gli indicatori ESG1 che l’Europa attraverso le direttive emanate stabilisce che divengano progressivamente una “conditio sine qua non” per poter avviare una qualsiasi forma di impresa, dovrebbero però essere già stati recepiti dalla sensibilità dei nuovi imprenditori, che educati al rispetto dell’ambiente, desiderano creare un’attività sinergica ed ecosostenibile; il tutto a vantaggio di un processo utile all’intera umanità e all’individuo non in quanto prodotto ma in quanto collettività. Un’impresa è utile a sé stessa quanto lo è per il tessuto sociale ed economico, che può contribuire a sviluppare nel rispetto dell’ambiente e della natura. Il microcredito e la microfinanza sono strumenti di un’economia sociale e di mercato che valorizzano l’individuo come soggetto principe di questo processo economico e non sono altro che l’ennesima dimostrazione di quanto rimettendo al centro le necessità dell’individuo si possano comunque generare profitti etici. I costi dell’adeguamento o dell’implementazione delle misure innovative, digitali, dei dettami di sostenibilità, sono sicuramente inferiori ai benefici e ai ricavi aziendali in termini sia economici che di sviluppo sociale. Mi sembra ridondante, ma allo stesso tempo fondamentale, ricordare che il microcredito nasce nell’alveo di quelle attività economiche sinergiche alla circolarità e alla sostenibilità e che all’interno dei finanziamenti previsti nella misura si debbano adeguare a obiettivi e sviluppo seguendo le esigenze del mercato e quelle ambientali per un vero progresso socio economico che riparte dal basso.