Youth And Gamification: The Future Of Genz From Maria Montessori To Nft

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Emma Evangelista

Direttore Microfinanza

Nell’anno europeo dedicato ai giovani la riflessione può vertere solo sulla idea che dalla gioventù bisogna apprendere e che ai giovani bisogna fornire strumenti e risorse per costruire il proprio mondo in una visione ampia e strategica che non dimentichi quel sistema valoriale di cui il diritto naturale è custode. Oltre100 anni fa Maria Montessori emanava il principio dell’educazione cosmica, l’educazione fondamentale del giovane adolescente che deve essere assecondato nella valorizzazione delle sue inclinazioni naturali e allo stesso tempo preparato ad affrontare gli stimoli ambientali e sociali attraverso un ambiente ‘preparato’ che simuli la realtà come esperienza viva. Questa visione dell’individuo e del cittadino che opera nella migliore delle sue possibilità è nel 2022 una realtà che può essere supportata da numerose attività e da strumenti tecnologici all’avanguardia. Il ragazzo del terzo millennio impara attraverso la gamification, gli akathon, le sessioni di realtà virtuale e dad come approcciare al nuovo mondo alle relazioni sempre più diradate all’impresa. Dalla teoria dei giochi di Nash, alla finanza operativa nei sistemi di bit coin e block chain fino ai nuovi Nft l’uso degli strumenti digitali è comunque vincolato ad una personalità che si forma con il supporto della psicologia cognitiva che sostiene le scelte individuali in una correlazione stretta con la sociologia dei processi di interazione uomo macchina, che non può prescindere da una educazione etica dell’individuo per la tutela del sistema nella sua integrezza. L’educazione alla finanza etica, dunque, diventa materia fondamentale per la crescita economica e sociale dell’individuo e per la stessa collettività, cosicché la spregiudicatezza delle attività finanziarie sia moderata dall’interesse al bene comune e non solo al profitto per evitare bolle finanziarie e attività estremamente speculative che conducano a nuovi casi Lemhan Brother. La finanza e l’economia sono sempre più modelli di azione che presuppongono una formazione sostanziale negli ultimi anni di liceo o scuola professionale e nella estrema digitalizzazione dei processi l’educazione diventa pratica interattiva. Da questi modelli non esula il caso dell’educazione alla microfinanza e alla finanza etica e d’impatto sociale, sostenuta dall’ENM. L’Agenda 2030 sostiene la necessità dell’abbattimento del gap generazionale e del digital divide che presuppone una formazione continua ad ogni età. La GenZ è ormai nella fase avanzata della costruzione della propria struttura economico sociale attraverso una iperrealtà che vive nel Meta e che oggi è esposta al rischio di un progressivo distacco dalla realtà che si traduce in analfabetismo e disgrafia nei casi più estremi. Sicuramente la strada della digitalizzazione è inarrestabile ma necessita di correttivi. Questi sono ben chiari nella dimensione europea: infatti il 2022 è stato dichiarato “Anno Europeo dei Giovani” e la programmazione di iniziative in tutti gli stati comunitari punterà i riflettori sull’importanza della gioventù europea nella costruzione di un futuro migliore: più verde, più inclusivo e, naturalmente, più digitale. L’Anno europeo dei giovani si propone come complesso di iniziative volte a ripristinare quella speranza nel futuro che solo i giovani con la propria capacità di immaginare e reagire possono avanzare dopo la grave crisi post pandemica. L’Europa spinge verso la formazione di competenze, ma anche, verso la conoscenza e l’inclusione dei sistemi in una interazione reale. Erasmus + è un complesso di iniziative per i ragazzi che vogliono integrarsi, formarsi all’inclusione sociale, con una partecipazione attiva alla vita democratica con il supporto finanziario dell’UE. D’altro canto anche in Italia il Mef e il Ministero del Lavoro hanno sviluppato progetti di supporto alle iniziative imprenditoriali e di autoimpiego per il sostegno alle politiche attive del lavoro che rimettano al centro i giovani, in una interazione tra scuola e lavoro che sia davvero sinonimo di responsabilità nei confronti delle nuove generazioni. Prendersi cura del futuro delle nuove generazioni è, appunto, come ricordava Maria Montessori, costruire ambienti in cui possano essere appresi e simulati i comportamenti reali utili all’adattività di intelligenze vive, una lezione che non dovremmo mai dimenticare nella progettazione del futuro.

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