Professione Tutor: 332 pratiche e tante soddisfazioni

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Professione Tutor:
332 Pratiche E Tante Soddisfazioni

Mario Bonacci
Tutor Enm

Mario Bonacci è uno dei tutor più attivi iscritti all’elenco nazionale per i servizi ausiliari. Al suo attivo moltissime pratiche di microcredito. In queste pagine racconta, impressioni e soddisfazioni di quella che per lui è una ‘mission’, ossia sostenere le attività di microcredito sul territorio calabrese.

“Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi dell’insegnamento sociale cristiano e ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. La società ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci nonché la partecipazione degli stessi alla vita sociale.”

In queste poche righe le ex Casse Rurali e Artigiane ora Banche di Credito Cooperativo, promuovevano le attività di sostegno alle imprese. In questa lettura è contenuto un valore assolutamente eleggibile al Microcredito, ossia il prestito che ha finalità che travalicano l’esclusivo profitto e in questa ottica ho sempre valutato, in qualità di tutor, le idee imprenditoriali dei richiedenti.

Per me, tutor dell’Ente Nazionale per il Microcredito è esaltante e gratificante poter vedere realizzati progetti imprenditoriali da parte di soggetti cosiddetti non bancabili, aggettivo che non mi piace particolarmente, preferisco semplicemente definirli bancariamente deboli ma imprenditorialmente forti, in quanto hanno dimostrato di avere tutti i requisiti per poter avviare una nuova impresa, l’idea di business, la consapevolezza del fare impresa, oltre ovviamente la preparazione specifica per ogni singola idea imprenditoriale, ma non la possibilità di ricevere un finanziamento se non attraverso il mnicrocredito.

Il 2021 si è concluso e, come da prassi, bisogna iniziare a fare il bilancio delle attività svolte nell’anno, il 2021 è stato caratterizzato dalle conseguenze disastrose della pandemia COVID 19 che nel 2020 ha causato enormi danni economici, e nel 2021 ha influenzato e protratto gli effetti della crisi economica del Paese, tale fenomeno si è sentito e particolarmente accentuato nei territori economicamente deboli e in tale contesto si è fortemente manifestato il bisogno di ripartenza e riscatto sia sociale ma soprattutto imprenditoriale.

È qui che si inserisce a pieno titolo il Microcredito che per sua natura ha da sempre svolto un ruolo determinante e, in alcuni casi, ha sostituito i classici ammortizzatori sociali, producendo in controtendenza con il periodo e il fenomeno della crisi economica, addirittura ricchezza e crescita imprenditoriale,

questo processo di impoverimento è stato causato in molti casi dalla perdita del lavoro dei richiedenti credito, per la chiusura delle aziende (fallimento, cessazione dell’attività, impossibilità di riapertura delle attività dopo i lock-down, ecc.).

Anche in Calabria, che da sempre è considerata una Regione difficile sul piano dello sviluppo economico e della concessione del credito, il fenomeno del credit-crunch è stato particolarmente sentito soprattutto e a maggior ragione nel periodo della crisi economico-sanitaria causata dalla pandemia. Il microcredito in Regione, però, non si è fermato, e così come gli aiuti concessi dagli Istituti di Credito alle imprese già costituite ma colpite dalla chiusura e quindi non in grado di poter onorare le scadenze e gli impegni, il Microcredito ha permesso a tante persone di poter avviare, sebbene il difficile momento storico, nuove attività, dimostrando quindi l’efficacia dello strumento, validità non solo economica ma anche sociale, partendo da alcuni presupposti chiave del Microcredito e dal vivere in maniera etica e risolutiva il fenomeno di impoverimento del Paese quindi lotta alla povertà alla disoccupazione e attenzione all’ambiente.

Microcredito ha come obiettivo primario alcune finalità etiche

  • Lotta alla Povertà
  • Lotta alla Disoccupazione soprattutto giovanile
  • Favorire la Crescita Economica dei territori
  • Attenzione all’Ambiente

Queste prerogative partono da un presupposto comune che si basa sulla formula delle “Tre P”: Persone - Politica – Progetti ossia il connubio, l’interessenza e la capacità di fondere questi tre elementi creando sicuramente il potenziale per la crescita e lo sviluppo delle imprese che si rivolgono allo strumento del microcredito. I numeri dalla Regione Calabria (secondo l’ultimo aggiornamento da parte dell’area credito) vede la realizzazione di 1348 imprese, di cui 332 realizzate grazie alla mia attività.

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