Federcasse, Il Microcredito Di Libertà Una Questione Di Fiducia
Claudia Benedetti
Federcasse
FEDERCASSE, IL MICROCREDITO DI LIBERTÀ UNA QUESTIONE DI FIDUCIA
La violenza sulle donne è un tema tristemente attuale e trasversale: non conosce differenze di geografia, età, reddito o livello di istruzione.
E prolifera in particolare in due situazioni: solitudine e sudditanza.
È stata quindi un’intuizione importante, per contrastare questo fenomeno, pensare a uno strumento che si affiancasse alla necessaria ricostruzione psicologica delle persone per lavorare anche alla loro liberazione sul piano economico.
Da questa idea è nato – grazie all’accordo fra il Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia, Federcasse-Federazione italiana delle BCC, l’ABI, l’Ente Nazionale per il Microcredito, la Caritas Italiana – il Microcredito di Libertà.
La prima domanda che questo strumento ha attratto è stata sulla sua natura: perché scegliere il microcredito anziché altre forme di tipo assistenziale?
Posto che, poi, nel tempo si sono affiancate risposte di questo tipo (es. il Reddito di Libertà), si è voluto costruire uno strumento che avesse l’obiettivo di creare “capacitazione”. Il credito, infatti, esprime fiducia (non solo quella che si riceve da un istituto di credito, ma anche quella verso se stessi) e implica responsabilità (organizzare la restituzione di quanto ricevuto in prestito).
Nel Credito Cooperativo il progetto ha suscitato interesse,
che si è espresso non soltanto attraverso l’adesione all’iniziativa da parte di BCC e Casse Rurali, ma anche sul piano sociale e culturale, nella promozione di iniziative di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne e nel rafforzamento delle partnership sui territori tra le nostre banche e le Associazioni che si occupano del tema.
Il mito di Orfeo e Euridice insegna che non bisogna mai voltarsi indietro. E, per poterlo fare, occorre qualcuno che dia una mano a guardare avanti. Per costruire il futuro.